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NELLIE BLY - A COSA SERVONO LE DONNE - TEATRO VITTORIA TORINO 2 MAGGIO 2019
Torino News
TORINO, 25 April 2019
Teatro NELLIE BLY - a cosa servono le donne - Teatro Vittoria Torino 2 maggio 2019

In occasione della Giornata Nazionale sulla libertà di stampa
il 2 maggio alle ore 21 presso il Teatro Vittoria (via Antonio Gramsci 4- Torino)
Liberipensatori Paul Valéry
Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato Regionale per i Diritti Umani
presentano
“NELLIE BLY - a cosa servono le donne”
ingresso libero – prenotazione obbligatoria e-mail: liberipensatoripaulvalery.com
3497808023 - 3402254582
liberamente tratto dal racconto “Storia di Bly” di Cristian Mascia
adattamento drammaturgico a cura di Oliviero Corbetta
con
Stefania Rosso
Marco Pagani
regia
Oliviero Corbetta
musiche originali
Bruno Coli e Matteo Castellan
Scene: Maurizio Fò - Daniela Vassallo
Costumi: Donatella Degrandi
Luci e suono: Cristiano Falcomer
Assistente di palco: Francesca Bovolenta
Elizabeth Jane Cochran. In arte, Nellie Bly. Giornalista d’inchiesta. Statunitense. Sperimenta due secoli, due epoche: gli ultimi tre decenni dell’Ottocento e i primi due del Novecento.
Nel 1885 si presenta allo stupefatto direttore del Pittsburgh Dispatch, affermando di accettare la sua proposta di lavoro. Qualche settimana prima, in effetti, era apparso sul giornale un articolo intitolato What Girls Are Good For (A cosa servono le ragazze). Erasmus Wilson, uno dei più famosi editorialisti di Pittsburgh, aveva affermato che le donne appartenevano alla sfera domestica e il loro compito era esclusivamente cucire, cucinare e crescere i bambini. Chi di loro lavorava rappresentava una mostruosità. Al giornale piovvero lettere di protesta. Una in particolare, firmata Lonely Orphan Girl, colpì il direttore per la veemente indignazione. Con la certezza che fosse stata scritta da un uomo, il giornale pubblicò un annuncio, promettendo l’assunzione come cronista al presunto autore. A presentarsi fu, a sorpresa, la 21enne Elisabeth, che ancora non aveva assunto lo pseudonimo di Nellie Bly.
La sua prodigiosa carriera giornalistica attraversa le brillanti e solenni fisionomie di Joseph Pulitzer, che, in virtù della direzione del New York World, la autorizza a una coraggiosa indagine sotto copertura nel manicomio dell’isola di Blackwell, nell’East River di New York, e le consente di sfidare Phileas Fogg, magnetico e letterario protagonista de Il giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne.
La nostra proposta drammaturgica risiede nella contaminazione della celebrativa biografia di Bly, con amplificazioni narrative, allontanandola da ogni tentazione agiografica.
Evidentemente, la tuttora irrisolta questione femminile, ovvero il suo rinnovato abuso e la sua coraggiosa ri-emancipazione, può rintracciare nei sorprendenti, e non continuamente intenzionali voli, di Bly, radici e desideri.